Sarà l’inglese la lingua del web?

Chi aveva creduto che l’inglese -grazie all’internet- sarebbe diventato presto la lingua universale della rete [in considerazione anche della sempre maggiore diffusione della rete in India dove la lingua ufficiale è l’inglese] deve attendere ancora vedi questo articologlobalizzazione-delgi-users-web
Non avevano infatti fatto i conti con la differenza che passa tra lingua uffciale e lingua più popolare.
La mia tesi di laurea riguardava proprio lo sviluppo e la diffusione di internet nell’india rurale e la democratizzazione che -in termini di servizi offerti ai clienti/consumatori o utenti nel caso delle pubbliche amministrazione- le tecnologie dell’informazione della comunicazione (TIC) avrebbero potuto potare per dare sviluppo sociale ed  economico in termini, per esempio,  di possibilità di conoscere i prezzi  dei prodotti nelle borse internazionali da parte di agricoltori in preda a speculatori che sguazzano nella disinformazione.

Non era difficile capire  che i dialetti -tantissimi quelli parlati in India,  e in quanto idiomi neache troppo facili da replicare su video-  sarebbero stati una discriminante nello sviluppo della stessa rete.
Nei chioschi che erano stati sviluppati nelle campagne degli stati poveri per gli agricoltori, si era compreso.
Tra le upper class, magari, un po meno [ in India nelle scuole ricche si studia in lingua inglese nelle campagne si impara   l’hindi]

I popoli con lingue e culture diverse e l’internet localizzato non sono un problema secondo me nello sviluppo dei rapporti trans-nazionali tra le persone e, quindi,  nello sviluppo globale della rete.

I traduttori elettronici, per esempio, sono sempre più “abili” nelle traduzioni di linguaggi formali e sensibili alle interpretazione, molti sonopure gratuiti vedi questo di google.

Gli sviluppatori lavorano per dare la possibilità di esprimersi e potere trovare informazioni in più lingue e dialetti possibili.

Ps: Ho tratto spunto per il post da questo articolo di nova24 del sole24ore

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